I deodoranti sono cosmetici che andrebbero scelti con particolare attenzione, essendo destinati a zone delicate dove risiedono linfonodi. Sulla base dell’osservazione di un’alta incidenza di cancro al seno nel quadrante esterno superiore adiacente alla zona abituale di applicazione di deodoranti e/o antitraspiranti, diversi gruppi scientifici hanno avanzato l’ipotesi di una possibile correlazione tra ingredienti antitraspiranti quali parabeni e sali di alluminio e cancro al seno.
PARABENI
I parabeni sono conservanti sintetici, utilizzati in molti cosmetici. Studi ne hanno confermato la presenza con livelli rilevanti nelle acque reflue, fiumi, suolo e polvere di casa. Ne sono state rilevate tracce anche nei tessuti umani e nei fluidi corporei. Negli ultimi anni sono stati oggetto di numerosi studi, avendo essi presentato dei dubbi sull’eventuale interferenza endocrina, in particolare collegata all’uso dei deodoranti (1). Ad oggi, non è stata identificata alcuna prova scientifica definitiva a sostegno dell’ipotesi, e i parabeni sono stati approvati come conservanti per i cosmetici dalla Commissione Europea e da altre autorità anche se vengono considerati sicuri solo se presenti in una formulazione, in percentuale totale, non superiore allo 0,8% (2-3).
SALI DI ALLUMINIO
I sali di alluminio, come il cloruro di alluminio, lo zirconio e l’alluminio cloridrato, sono fra gli ingredienti più utilizzanti nei prodotti antitraspiranti per la loro capacità a contatto con il sudore, di formare un sottile gel che chiude il canale della sudorazione (copre le ghiandole sudoripare), riducendo la quantità di sudore rilasciato sulla superficie della pelle per un certo numero di ore dopo l’applicazione. L’alluminio nel deodorante è un argomento controverso, che divide in due le opinioni dei consumatori.
L’AIRC (Associazione Italiana per la ricerca sul cancro) nel suo sito si esprime così:
“I composti di alluminio sono tra gli ingredienti attivi dei deodoranti perché bloccano le ghiandole sudoripare e hanno un’azione batteriostatica: limitano, cioè, la proliferazione dei batteri e gli odori che possono produrre. Alcuni ricercatori hanno ipotizzato che l’alluminio possa essere assorbito attraverso la pelle e modificare i recettori per gli estrogeni nel tessuto mammario. Poiché molti tumori rispondono alla concentrazione di estrogeni, l’alluminio potrebbe, in teoria, accrescere il rischio di ammalarsi. Al momento non vi sono però prove attendibili che l’alluminio possa raggiungere la ghiandola mammaria attraverso la pelle (uno degli studi più seri ha dimostrato il passaggio di una quantità quasi irrisoria, pari allo 0,012%). La quantità di metallo che raggiunge la mammella attraverso il cibo è molto più elevata di quella che fa lo stesso attraversando la cute. Di conseguenza gli esperti ritengono che non vi sia, allo stato attuale delle ricerche, alcun legame concreto tra alluminio nei deodoranti e cancro del seno.”
Restano tuttavia dubbi da parte di molti altri esperti dermatologi, circa il fatto che i deodoranti valutati “sani”, non dovrebbero impedire la naturale sudorazione della pelle, ma limitarsi a controllare gli odori.
Una nota a parte va spesa per l’allume di rocca, ingrediente naturale ampiamente utilizzato in alternativa ai deodoranti. Si tratta di sale di alluminio e potassio, dell’acido solforico, in genere estratto dalla pietra di allume e dotato di svariate proprietà. Nelle ascelle viene utilizzato per le sue proprietà deodoranti ed antibatteriche, per via del suo effetto antitraspirante, astringente sulle ghiandole sudoripare e di contrasto delle proliferazioni batteriche. In linea generale, l’allume di rocca per uso cosmetico non presenta controindicazioni nel breve termine. Tuttavia, si tratta comunque di una sostanza che va a interferire con la naturale traspirazione della pelle e che nell’utilizzo prolungato e continuativo potrebbe non essere ideale. Nostra opinione è che l’alluminio, essendo un metallo pesante, vada comunque evitato in via precauzionale.
PERCHÉ EOS ESCLUDE DAI SUOI DEODORANTI PARABENI E SALI DI ALLUMINIO
Sebbene ad oggi non sia stata identificata alcuna prova scientifica sulla correlazione tra l’uso nei deodoranti di parabeni e Sali di alluminio e possibili rischi per la salute, l’argomento resta molto controverso e oggetto di numerosi studi. Data l’ampia esposizione della popolazione umana agli antitraspiranti, sarà importante stabilire l’assorbimento cutaneo nella zona locale del seno e se il basso livello di assorbimento a lungo termine potrebbe svolgere un ruolo nella crescente incidenza del cancro al seno (2). Certo è che nel nostro corpo il sudore gioca un ruolo che, seppur scomodo, risulta fondamentale, in quanto agisce da vero e proprio sistema di raffreddamento e contemporaneamente favorisce l’eliminazione delle tossine dall’organismo. Le sostanze che bloccano le ghiandole sudoripare impedendo al sudore di uscire, potrebbero quindi comportarsi come un tappo, limitando la possibilità del nostro corpo di eliminare tossine attraverso la pelle.
In linea con il nostro Principio di Precauzione, noi di Eos abbiamo scelto di escludere dalle nostre formulazioni deodoranti parabeni e Sali di alluminio, per sostituirli con materie prime alternative, in grado di offrire maggiori garanzie di sicurezza anche sulle pelli più sensibili. I nostri DeoFresh, DeoFiori, DeoLight e Naturalmente DeoCrema rispettano l’equilibrio fisiologico della pelle e non interferiscono con la naturale traspirazione, rispondendo anche alle esigenze delle pelli più delicate e sensibili.
Per un minore impatto sull’ambiente, riutilizza più volte l’erogatore spray con le Eco-Ricariche: DeoFresh eco-ricarica, DeoFiori eco-ricarica, DeoLight eco-ricarica.
Bibliografia
(1) – Endocrine disrupters and human health: could oestrogenic chemicals in body care cosmetics adversely affect breast cancer incidence in women? Philip W Harvey , Philippa Darbre.
(2) – Amended Safety Assessment of Parabens as Used in Cosmetics. CIR Cosmetic Ingredient Review) 2020
(3)- Opinion on parabens. SCCS Scientific Committee on Consumer Safety, 2013